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Amici di Football Manager Italia ben ritrovati con le notizie sul nostro gioco manageriale preferito. Oggi vi parliamo di Freddy Adu il fenomeno che doveva spaccare il mondo almeno a Football Manager. Freddy si può certamente definire una leggenda di Football Manager ovvero uno dei grandi talenti del gioco che però nella realtà non sono mai sbocciati. Andiamo a raccontarvi la sua vita tra storia e leggende di Football Manager.

Freddy Adu il fenomeno che doveva spaccare il mondo. Almeno su Football Manager

Se si dovesse dire il nome di un talento emergente che ha fatto la storia di Football Manager ma che, poi, in realtà non ha fatto una carriera all’altezza (per usare un eufemismo), quello è Freddy Adu. Prendere l’americano, classe ’89, era come attuare la migliore strategia roulette: nel primo caso, si trattava di assicurarsi un fenomeno per 20 anni, nel secondo, ovviamente, di portare a casa un bel gruzzolo.

Ma in ambedue le circostanze bisogna fare i conti con la realtà e così come una strategia roulette va studiata a fondo, così il nome di Freddy Adu, nella realtà, non è stata garanzia di successo.

 

Freddy Adu a Football Manager 2001/02

Freddy Adu, come detto, è nato nel 1989. Ciò significa che in Football Manager 2001/02 ha solo 13 anni. Una età che, però, gli permette di non sfigurare con i grandi e, anzi, con valori che crescono rapidamente. Del resto, insieme al compianto Maxim Tsigalko, costituisce una coppia non indifferente che, per anni, è sinonimo di successo.

Per prendere Freddy Adu, almeno nel gioco, non c’è neppure bisogno di spendere tanto. Basta qualche milioncino di euro e il gioco è fatto. In Football Manager ha il ruolo di trequartista seconda punta. Quindi, può essere messo dietro le punte in un 4-3-1-2 che sembra essere il modulo a lui più congeniale.

I valori sono già alti per lui considerando che per almeno la metà supera la decina. Insomma, fenomeno assoluto. Cosa che, però, oggettivamente, non è nella realtà.

 

Freddy Adu nella realtà

Freddy Adu nella realtà resta, forse, un grandissimo rimpianto. L’americano viene perfino scelto sulla copertina in FIFA 06, versione nordamericana, insieme a Ronaldinho. Comincia la sua carriera in America, nel D.C. United, ed è il calciatore più giovane ad aver mai calpestato i campi di calcio nella MLS. Debutta a 14 e, anzi, le premesse sembrano essere buono.

È uno dei migliori al Mondiale Under 20 ma in Europa comincia a soffrire il grande calcio. Va prima nel Benfica dove, pur esordendo in Champions League, non riesce a incidere. Da qui comincia tutto in girovagare di squadre che provano a pescare il coniglio dal cilindro.

Passa dal Bahia in Brasile al Jagodina in Svezia, per non parlare, poi dell’Aris Salonicco in Grecia. C’è anche spazio per un ritorno in patria al Philadelphia Union. Milita anche nel KuPS, una squadra finlandese. Giusto per dare una idea delle squadre cambiate di Freddy Adu, praticamente si tratta di 11 in 11 anni. Di media, una all’anno. Rimane dei mesi svincolato e gioca anche nella serie C (lega Pro) svedese.

Risultato? L’Österlen FF, squadra che lo ha preso, dopo un mese circa lo estromesse perché, a suo dire, fisicamente e mentalmente non è al top della condizione. Insomma, Freddy Adu era così forte in Football Manager ma nella realtà tutto un altro calciatore.

Con buona pace di chi, ancora oggi, crede nel trequartista americano che tanto ha fatto sognare i tifosi. Di Football Manager, ovviamente.

 

Conclusioni

Sperando di avervi offerto qualche utile informazioni in merito a Freddy Adu il fenomeno che doveva spaccare il mondo restiamo in attesa dei vostri commenti. Per qualsiasi informazione, potete scriverci o attraverso la pagina contatti .

Alla prossima

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